Si parla di nuova nascita quando una persona realizza di essere in grave difetto per rapporto allo standard morale e comportamentale indicato da Dio e comprende di non essere in grado di ovviare a questo stato di cose. La nuova nascita è, quindi, una nascita spirituale resa possibile dal sacrificio espiatorio di Gesù Cristo, dall’azione persuasiva dello Spirito Santo e dall’amore e dalla grazia di Dio Padre. Essa non si fonda sulle opere che gli uomini compiono ma, appunto, sulla grazia divina.
La preghiera è il secondo pilastro della vita di un cristiano ed è il mezzo attraverso il quale abbiamo il privilegio di poter comunicare con Dio. Fra le innumerevoli esortazioni bibliche a pregare con fede e a far conoscere a Dio i nostri bisogni, le nostre sfide, così come le nostre paure, vi è anche quella contenuta nella lettera dell’apostolo Paolo ai Colossesi (cap. 4 v. 2): “Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.”
L’ultimo pilastro, ma non il meno importante, del cammino di un vero credente è rappresentato dalla possibilità di ascoltare la voce del Creatore, mediante le Sacre Scritture. A questo proposito è utile rammentare il consiglio di Paolo a un suo figlio spirituale di nome Timoteo: 2 Timoteo 3, 16-17 “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.”